Inestetismi della pelle in gravidanza: perchè possono verificarsi e cosa fare

Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali possono modificare la pigmentazione della pelle, soprattutto a partire dal quinto mese. Sull’addome della mamma può comparire una sottile linea scura di melanina, conosciuta come linea nigra, che parte dall’ombelico (talvolta anche dal suo interno) e scende fino al basso ventre. Linea nigra é un’espressione latina che significa semplicemente “linea nera”, e compare sull’addome del 75% delle donne incinte.

In qualche caso si manifestano anche macchie scure sul viso, chiamate cloasma, in particolare su guance, naso, fronte e labbro superiore. Il cloasma e le sue macchie sono più comunemente dette “maschera della gravidanza”.

Questi cambiamenti nella pigmentazione della pelle sono dovuti alla maggiore stimolazione delle cellule della nostra pelle deputate a produrre melanina, la stessa sostanza che ci fa abbronzare in estate. La melanina é stimolata dal brusco aumento di estrogeni e progesterone che si verifica durante la gravidanza. A differenza del sole, però, che stimola la pelle in maniera uniforme, gli ormoni della gravidanza stimolano la melanina in modo non uniforme, ed il risultato é la possibile comparsa di macchie sparse.

Non possiamo fare nulla per evitarle, se siamo tra le donne predisposte a svilupparle. Certamente, è consigliabile utilizzare delle creme solari protettive: i filtri UVA e UVB proteggono, infatti, la cute dai raggi solari, evitando un peggioramento del cloasma.

È anche possibile ricorrere a delle creme coprenti, le quali nascondono gli inestetismi della pelle del viso, in attesa della loro scomparsa: ad esempio, fondotinta, terre e altri prodotti cosmetici, i quali dovranno essere di qualità.

La buona notizia, però, c’è: dopo la nascita del bambino questa pigmentazione tende a scomparire del tutto.

In rarissimi casi, quando il cloasma è permanente, il medico potrebbe consigliare eventuali peeling chimici -come il micro-peeling, in grado di velocizzare il ricambio cellulare, così che la melanina in eccesso sia eliminata – o trattamenti laser per l’eliminazione dei pigmenti scuri, tramite depigmentazione.

Per quanto riguarda il seno, di certo non si può parlare di inestetismo, ma di aumento di sensualità: il seno si ingrossa e la pelle del capezzolo e dell’areola si scurisce, diventando più visibile.

Tuttavia anche le vene al di sotto della pelle si fanno più evidenti, e questo a qualcuno potrebbe non piacere. Sull’areola compaiono piccole protuberanze, le ghiandole di Montgomery: sono ghiandole sebacee che secernono una sostanza dal potere disinfettante e lubrificante. Se non ci piacciono, pensiamo a come la natura, nella sua saggezza, abbia proprio pensato a tutto per proteggere il nostro seno ed il nostro bambino! Anche queste ghiandole, comunque, non compaiono in tutte le donne in maniera evidente e regrediscono alla fine dell’allattamento.

A causa del cambiamento delle forme, la pelle dell’addome, dei fianchi e del seno potrebbe smagliarsi se non abbiamo l’accortezza di coccolarla quotidianamente con olio di mandorle o con una buona crema idratante, meglio se di ecobiocosmesi.