In un bambino normale, senza malformazioni congenite a carico di schiena, anche, gambe o piedini, fino ai due anni è ammissibile praticamente tutto. Fino a questa età:
- il piede, che alla nascita è piatto, si presenta ancora “grosso” e non ben “conformato”
- imparando a camminare il bambino assume atteggiamenti sbagliati, provocati dall’inesperienza, che sono del tutto normali. Questi ultimi vengono corretti istintivamente mentre ossa, muscoli e legamenti si accrescono, assumono il giusto assetto e i passi diventano sicuri.
Verso il primo anno di vita il bambino impara a muoversi autonomamente, prova l’ebbrezza dei primi passi: bisogna evitare di allarmarsi per i suoi errori e per le sue cadute e lasciargli la massima libertà, lasciando (il più possibile) il piede a contatto con il terreno, nudo o coperto da semplici calze.
In definitiva, prima dei due anni massima libertà del piede; poi, quando i difetti non possono più sparire da soli, conviene chiedere una consulenza al pediatra o all’ortopedico.
Cosa, in questo caso, deve osservare il genitore? Cosa, se presente, deve essere segnalato al primo controllo? Vediamolo insieme:
- La forma del piede che il bambino presenta: se i due piedi hanno un aspetto nettamente diverso l’uno dall’altro; se uno è ruotato da un lato e il secondo dall’altro (destro verso l’interno e sinistro verso l’esterno, come se fossero esposti al vento); o se uno si presenta piatto e l’altro arcuato, osservando il piede di piatto e di profilo.
- La posizione dei piedi del bambino mentre dorme: se dorme sul ventre in rotazione interna, se dorme sul dorso in rotazione esterna
- Come il bambino si siede, cioè se tende ad assumere la posizione a rana (con le gambe aperte all’esterno).
- Se cammina in modo scorretto, inciampa spesso, si affatica rapidamente, è molto scoordinato
- Come il bambino consuma le scarpine, se vi sono zone di eccessivo o irregolare consumo, se la tomaia è piegata da un lato.
- Se il bambino ha una piega glutea più alta ed una più bassa.
- Se ha una spalla o una scapola asimmetrica
Tutte queste indicazioni spesso non hanno significato se prese isolatamente, ma se presenti devono indirizzare il bambino al controllo specialistico. Esaurite le osservazioni, non è ancora finito il compito del genitore. Ecco allora alcuni consigli.
Come avere cura del piede del bambino
- Quando il bambino cammina appena, usare solo scarpe di stoffa morbidissima
- Quando il bambino cammina con più sicurezza usare scarpe con: contrafforte posteriore rigido, punta ampia e alta, suola flessibile
- Se possibile, acquistare al bambino diversi paia scarpe e usarli a rotazione
- Usare scarpe adeguate per ogni occasione (città, montagna, sport), questo per i bambini più grandicelli
- Non usare scarpe troppo strette, troppo corte, troppo alte
- Cambiare le calze ogni giorno
- Usare solo calze in fibra naturale
- Usare calze di lana se il bambino ha i piedi freddi
- Lavare i piedi al bambino
- Tagliare le unghie al bambino con frequenza, per evitare che urtino contro le scarpe
- Massaggiare il piede del bambino
- Perseguire un’igiene di vita corretta (alimentazione, sport…)
- Farlo camminare scalzo su terreni accidentati come spiagge di sabbia o ciottoli, manti erbosi…
- Permettergli di giocare con i piedi
- Lasciare che il bambino tocchi liberamente i suoi piedi come ogni parte del corpo