Il neonato e la temperatura esterna: 5 indicazioni da non trascurare

Al momento della nascita, il neonato sperimenta una differenza di temperatura di circa 15 gradi. Più o meno come passare da una giornata primaverile al pieno inverno in pochi secondi. E per di più bagnato, cosa che aumenta la dispersione termica.

Per di più la sua testa rappresenta un buon 30% del suo intero corpo, perché le proporzioni non sono le stesse rispetto al corpo di un adulto. E la testa può rimanere facilmente scoperta, se non ci si fa attenzione o non si dà alla cosa eccessiva importanza perché il resto del corpo è coperto. Se ci pensate, date le proporzioni, è come un adulto a torace nudo, o con dei calzoncini, in inverno.

“E cosa succede se prende freddo? Febbre? Raffreddore?”

Il raffreddore, per quanto decisamente seccante in un neonato, non è il rischio maggiore quando un neonato prende freddo. Ciò che rischia, infatti, è un importante calo di zuccheri. Il suo corpicino, infatti, per tenerlo caldo, comincerebbe a bruciare le riserve di grasso più profonde. Questa per il piccolo è una vera e propria faticaccia, che lo sposserebbe rendendolo sonnolento e poco incline ad attaccarsi al seno e succhiare con il necessario vigore.

Non vi dico certo queste cose per spaventarvi, piuttosto per far capire a tutti voi, splendide mamme e splendidi papà che non vedono l’ora di fare solo “cose giuste”, perché tenere coperto il neonato nelle prime ore dopo la nascita è così importante.

Per come sono fatta io, e credo molte persone, trovo difficile seguire un consiglio di cui non capisco il senso. Quindi mi preme spiegarvi il senso, del berretto soprattutto.

Da tutto questo discorso discendono immediatamente 6 conseguenze:

  • durante il contatto pelle a pelle, nelle due ore successive al parto, abbiate cura di tenere il bambino ben coperto: sopra con gli asciugamani caldi che vi avranno fornito, sotto a contatto diretto con la pelle della mamma (che è più calda dell’asciugamano) e sulla testolina con un berrettino che inevitabilmente si sporcherà (quindi prevedete un berretto in più rispetto al corredo suggerito).
  • durante la degenza in reparto, tenete il più possibile il bambino a contatto con il vostro corpo. Se siete stanche, lasciatelo nella culletta ben coperto (parleremo in un altro post del wrapping, il modo di avvolgere il neonato, ma chi partorisce in questi giorni può chiedere con sicurezza alle infermiere del nido). Nelle prime ore dopo il parto, è addirittura consigliata la doppia coperta. Per lasciare al bambino il tempo di ambientarsi un po’. Chiedete con fiducia al personale quand’è il momento migliore per toglierla, e così per il berretto.
  • non lavate il piccolo senza necessità, e se lo fate cercate di farlo velocemente, con spugnature di acqua calda (prima della caduta del moncone ombelicale), asciugandolo subito e bene. Lavategli la testa e asciugategliela per prima, quando è ancora vestito, o per ultima, dopo avergli messo gli abiti nuovi.
  • dopo la pulizia generale, tenetelo per un po’ di tempo a contatto con la vostra pelle. Lo aiuterà a calmarsi e a recuperare la temperatura ideale.
  • non trascurate l’importanza di body e tutine della misura giusta. Se sono troppo grandi, lasceranno “camere d’aria” che potrebbero raffreddare il piccolo.

“Ma a me l’infermiera ha detto di scoprirlo per farlo svegliare e mangiare”

Potrebbe accadere che il personale vi dica di scoprire il neonato per aiutarlo a “svegliarsi”, nel senso di riattivarsi, e mangiare. Questa è sicuramente una indicazione utile, perchè a volte anche il calore ha un effetto soporifero (avviene la stessa cosa per noi adulti). Ovviamente se poi il neonato mangia: bene! Altrimenti rivestitelo. Non va lasciato scoperto per troppo tempo.

“Ma che temperatura dev’esserci nelle stanze di casa?”

La temperatura ideale dell’ambiente, al terzo giorno, è di circa 20 gradi. Fermo restando che il neonato deve essere ben coperto (con body, tutina e coperta) dopo i primissimi giorni non è necessario, anzi è controindicato, farlo dormire con il berretto.

“Non esiste un modo di rendermi conto di come sta il mio bimbo? Se ha caldo, se ha freddo?”

Per rendervi conto di come sta il neonato, se ha freddo, caldo o sta da Dio, l’ideale è infilare un vostro dito nello spazio tra la parte posteriore del collo ed il body. Quella è la temperatura che sta sperimentando. Mani e piedi nel neonato sono quasi sempre freddi, senza che questo voglia dire che il piccolo ha freddo in generale.