Il mio bambino ci sente?

In caso di sordità o ipoacusia (diminuita capacità di percepire i suoni), i genitori sono i primi ad accorgersi che il loro bambino ha problemi di udito e le loro impressioni corrispondono quasi sempre a verità.

Circa il 50% delle sordità compaiono dopo la nascita ed è quindi indispensabile controllare frequentemente le capacità uditive anche se il bimbo è stato controllato da specialisti. Non trascurate raffreddori, infezioni e soprattutto otiti, che possono finire col limitare l’udito del vostro bambino.

Tutti i test effettuati in ospedale non sono mai definitivi e sono sempre da ridiscutere al minimo dubbio dei genitori. Non fate appositamente le prove di controllo dell’udito (battere le mani, sbattere le porte, rumori con le pentole…) poiché sono spesso ingannatrici. Limitatevi a tenere presente i punti di qui sotto e ad osservare il vostro bambino in vari contesti.

Qui di seguito vengono elencati una serie di comportamenti comunicativi che il bambino deve avere nelle diverse epoche del suo sviluppo.
Se noterete che il bambino non fa le cose elencate, rivolgetevi al più presto ad un centro di audiologia. Temporeggiare è sconsigliato, meglio una visita inutile che temporeggiare. Infatti una condizione di sordità o di deficit uditivo curata tempestivamente fa sì che il bimbo possa sviluppare normalmente le sue abilità linguistiche e avere una vita del tutto normale, magari con un piccolo apparecchio acustico (ora sono sempre meno visibili). Oltre un certo tempo, invece, la difficoltà verbale potrebbe farsi irreversibile.

A 3 MESI
‰ Si spaventa oppure smette di muoversi con un rumore improvviso (una porta che sbatte, un cane che abbaia, un urlo).
‰ Si sveglia o piange quando qualcuno parla o c’é un rumore improvviso.
‰ Smette oppure accelera o rallenta la poppata quando c’è un rumore improvviso.
‰ Riconosce e viene tranquillizzato dalla vostra voce.
‰ L’alternanza di suoni forti e deboli attira la sua attenzione (per esempio spalanca o socchiude gli occhi).

A 6 MESI
‰ Volge il capo nella direzione di un suono improvviso e forte.
‰ Di solito smette di piangere quando la mamma lo chiama.
‰ Rivolge lo sguardo nella direzione di chi parla e lo chiama.
‰ timbri familiari come il tintinnio di un cucchiaio nel piatto evocano una reazione come se avesse capito che è l’ora della pappa.
‰ Gli piacciono i giochi musicali.

A 9 MESI
‰ Capisce il significato di “no”, “ciao”, “andiamo”.
‰ Usa la voce per attirare l’attenzione
‰ Si gira se qualcuno lo chiama o se un rumore proviene da dietro (non è necessario che il rumore sia forte).
‰ Riconosce il suo nome e quello dei membri della sua famiglia anche se non sono presenti.
‰ Capisce se la voce di una persona è amichevole.
‰ Rivolge lo sguardo nella direzione di un suono, di una voce o di chi lo chiama.
‰ Produce molti più suoni nuovi rispetto a due mesi fa.

A 1 ANNO
‰ Riconosce il nome dei suoi giocattoli.
‰ Usa la voce per attirare l’attenzione dei presenti.
‰ Capisce il significato di parole semplici
‰ Capisce il significato di comandi semplici (dammi la mano, apri la bocca…)
‰ Si guarda intorno quando ci sono rumori nuovi.
‰ Saluta a richiesta.
‰ E’ attirato dallo squillo del telefono e dal campanello di casa.
‰ Sa identificare le persone e le parti del corpo.
‰ Balla quando c’è la musica.
‰ Localizza i suoni.

A 2 ANNI
‰ Sa indicare gli oggetti che gli vengono nominati.
‰ Esegue ordini semplici.
‰ Gli piacciono la musica, la radio, lo stereo, la televisione.
‰ Riconosce i suoni.
‰ Riconosce e sa indicare le parti del corpo.
‰ Risponde si e no alle domande relative ad eventi familiari.
‰ Ascolta volentieri le storie in gruppo.
‰ Risponde quando lo si chiama da un’altra stanza.
‰ Vuole comunicare per esprimere i suoi interessi, i bisogni e raccontare le sue esperienze.
‰ Si arrabbia se gli adulti non riescono a capirlo.

A 3 ANNI
‰ Pone delle domande.
‰ Inizia a capire il significato di dentro, fuori, sopra, sotto.
‰ Risponde a domande semplici.
‰ Ascolta le favole in cassetta o CD.
‰ Presta attenzione ai richiami verbali di pericolo.
‰ Parla e ascolta al telefono.