Denti e gravidanza: 5 cose da sapere

Per quanto riguarda le cure odontoiatriche in gravidanza, è sicuramente VERO che:

  • le terapie odontoiatriche possono e devono essere effettuate in gravidanza…

…soprattutto se si tratta di situazioni di necessità, ma anche semplici sedute periodiche di igiene dentale. Ovviamente il dentista deve essere informato del vostro stato di gravidanza. Ciò detto, programmare un paio di appuntamenti per controllare l’accurata igiene dentale è fondamentale in gravidanza. Queste sedute, infatti, hanno lo scopo di ridurre l’incidenza o la progressione di infiammazioni e malattie parodontali, che potrebbero, se non curate, dar luogo ad un parto pretermine. Inoltre, per influsso degli ormoni, in gravidanza le donne sono molto soggette a sanguinamento gengivale. Pertanto curare l’igiene orale è ancora più importante.

  • le terapie odontoiatriche possono essere eseguite in qualsiasi momento della gravidanza…

…come già accennato, le cure urgenti possono essere eseguite in qualsiasi momento. Anzi, ritardare il trattamento di gravi infezioni orali (programmandolo, ad esempio, dopo la nascita del bambino) può essere, al contrario, causa di diffusione di batteri patogeni a livello dell’intero organismo, con possibili influenze negative sul buon andamento della gravidanza.

Per le cure non urgenti (ad esempio alcuni tipi di otturazioni, rimozioni di vecchi restauri, ricostruzioni estetiche), è meglio aspettare il secondo semestre (dalla 14esima alla 25esima settimana), periodo in cui il rischio di aborto è ridotto e la formazione degli organi del nascituro è completa.

Nell’ultimo trimestre, invece, le aumentate dimensioni dell’utero  ed il conseguente rischio di compressione della vena cava in posizione supina, rendono le cure più complesse. In questo periodo, dalla 26esima alla 40esima settimana, è quindi preferibile evitare cure lunghe e, durante la visita dentistica, prediligere la posizione semi-seduta, mettendo per esempio un cuscino sotto il fianco destro della gestante.

È invece FALSO che:

  • sia necessaria una integrazione di fluoro per prevenire la carie o le malformazioni della bocca del nascituro

Infatti non esiste alcuna evidenza scientifica della necessità di assumere integratori in gravidanza, ad eccezione dell’acido folico, che invece va assunto nel dosaggio 400 mg/giorno. Questo componente è fondamentale per la corretta formazione del bambino e va assunto da un mese prima del concepimento a tutto il primo trimestre di gravidanza. Ovviamente, il tutto associato ad una dieta sana, equilibrata e ricca di tutti i nutrienti, compresi quelli presenti nella frutta e verdura fresche.

  • in gravidanza si possa impiegare tranquillamente il colluttorio

il colluttorio si può impiegare, ma è preferibile sceglierne uno senza alcool. Inoltre, la clorexidina e il cetilpiridinio cloruro andrebbero usati solo se considerati davvero necessari dall’odontoiatra.

  • in gravidanza non si possa usare alcun farmaco odontoiatrico

È falso. Alcuni farmaci usati di consueto per le cure odondoiatriche hanno un sufficiente profilo di sicurezza. È il caso dell’amoxicillina (ma non in associazione all’acido clavulanico) un antibiotico normalmente utilizzato per le infezioni batteriche del cavo orale; del paracetamolo per il controllo del dolore e di alcuni anestetici locali come la lidocaina. Anche l’adrenalina, normalmente contenuta negli anestetici locali, non rappresenta un problema: questo però a patto che non si ecceda con le dosi, che venga utilizzata una tecnica accurata per evitarne l’iniezione intra-vascolare e che non ci siano minacce di aborti o parti prematuri.

Persino il protossido d’azoto, impiegato per la sedazione cosciente, si può utilizzare in gravidanza, anche se è preferibile evitarlo nel primo trimestre e utilizzarlo a concentrazioni inferiori.

 

Tratto da Antonella Quaranta, GSD Magazine, giugno 2017