Cinque mesi e qualche frustrazione!

Tra i 5 e i 6 mesi di età, il bambino è il protagonista di uno sviluppo motorio sorprendente, sia per chi lo guarda ammirato dall’esterno che per il bambino stesso. Alcuni bambini imparano a rotolare da proni a supini e poi da supini a proni. Alcuni saltano questa fase e passano direttamente alla posizione seduta con un appoggio dietro la schiena, e poi a quella seduta senza nessun appoggio. Alcuni bambini amano molto scalciare quando sono sdraiati o in braccio, altri puntano i piedi cercando di sostenere il proprio peso con le gambe.

Intorno ai 6 mesi, poi, il bambino si prepara a gattonare, strisciando o sollevandosi su braccia e gambe. Quanto alle braccia, il piccolo si allunga per afferrare gli oggetti che lo interessano, ma spesso la sua capacità di usare le mani non è ancora così fine da consentirgli di esplorarli come desidera (ad esempio girare le pagine).

In questa fase alcuni bambini sono molto determinati a progredire ancora di più e più velocemente. Vogliono fare più di quanto il loro fisico consenta. Di conseguenza alle volte si innervosiscono moltissimo e piangono di frustrazione, mentre appena prima sembravano divertiti.

Aspettatevi per esempio improvvise lacrime di frustrazione quando il bimbetto è seduto, si allunga per afferrare qualcosa o per sostenersi sulle braccia e…cade! Aspettatevi una “catastrofe” se si blocca sulla pancia e non sa più che fare.

Anche se può essere provante assistere molte volte al giorno a queste reazioni (così come ai cambiamenti di umore continui del piccolo), cercate di restare zen e di accettarli come parte essenziale del processo di apprendimento. Aiutatevi pensando a quanta voglia di vivere anima il vostro bambino, quanta voglia ha di scoprire il mondo che lo circonda e di crescere.

La frustrazione del vostro bambino sarà alleviata quando imparerà a muovere meglio le mani e a gattonare. Anzi non solo sarà meno frustrato ma anche, probabilmente, felicissimo della sua nuova conquista.

Se il bambino comincia ad agitarsi molto, intervenite: calmatelo e rassicuratelo oppure portate la sua attenzione su un altro gioco. Oppure, ancora, aiutatelo: se si sta allungando per prendere un gioco, aiutatelo a raggiungerlo ma fateglielo afferrare da solo; se resta bloccato sulla pancia e piange, non aspettate pensando che se non intervenite imparerà prima a fare da solo, ma riposizionatelo.

Può essere davvero un periodo un po’ stressante, ma cercate di condividere il carico e pensate che il vostro piccolo si sta sentendo proprio come voi. Non riesce a fare qualcosa che vorrebbe tanto. Voi non riuscite, malgrado i vostri sforzi e i mille giochi che vi inventate, a vederlo sorridente per un po’ più di cinque minuti. Lui, malgrado i suoi sforzi, non riesce a conquistare il mondo. Mannaggia 🙂