Anche il neonato fa ginnastica!

Durante le ore di veglia, per una buona educazione motoria, il neonato non deve essere lasciato a lungo sul letto per evitare il rischio della cosiddetta “testa piatta” e perché gli stimoli che provengono da tale posizione si esauriscono rapidamente.

Il neonato deve invece essere frequentemente sollevato e tenuto in braccio, sia per cambiare posizione che per ricevere gli stimoli che derivano da questo cambiamento, per prendere contatto con una varietà di oggetti del mondo esterno.

I cambiamenti di posizione sono indispensabili per stimolare i cosiddetti “riflessi posturali”, ovvero contrazioni muscolari provocate dal movimento e tendenti a fissare l’atteggiamento del corpo nel suo insieme.

Inoltre cambiare posizione aiuta la digestione e, ultimo ma non meno importante, il contatto con gli adulti che lo sorreggono e lo coccolano dà al neonato un senso di sicurezza e di tranquillità.

Per stimolare alcuni riflessi, è utile modificare la posizione del neonato nello spazio, passando dalla posizione orizzontale alla verticale, o sollevando e abbassando il corpo dal livello del terreno. Importantissimo è comunque farlo con lentezza e delicatezza, avendo cura del fatto che il neonato non può reggere da solo il proprio capo.

Se osserviamo con attenzione, notiamo che, quando cambiamo la sua posizione nello spazio, il neonato allarga e stringe le braccia, sgambetta, muove i piedi, inarca il dorso, cerca di sollevare la tesa o flette il collo da un lato e dall’altro, reagendo ai cambiamenti di posizione.

Tutte queste risposte non sono volontarie ma obbediscono a riflessi involontari che, crescendo, il neonato perderà. Tuttavia ognuna di queste risposte riflesse, sollecitata dall’orientamento del suo corpo nello spazio, rappresenta per il neonato una sorta di “ginnastica”, che noi possiamo stimolare dall’esterno e che a lungo termine è utile per la sua maturazione muscolare e scheletrica.

Questo gioco può essere fatto da uno dei genitori che, mantenendo saldamente il bambino in braccio, si sposti insieme a lui, oppure sedendosi sul letto e poi sdraiandosi, sempre tenendolo, e ruotando leggermente con il corpo prima da un lato e poi dall’altro.

Anche una fascia può essere un valido supporto per cambiare di posizione al proprio neonato e spostarvi insieme a lui nello spazio. Tuttavia è buona norma chiedere aiuto ad una esperta, soprattutto in epoca neonatale, per essere sicuri di portare il bimbo nel modo più sicuro e corretto. Rivolgetevi con fiducia a Tivogliobenemamma, anche in questo senso.

Anche la pratica del bagnetto, se gradita dal neonato, può essere un’importante occasione di sviluppo motorio: il contatto con l’acqua stimola sensazioni cutanee particolari e facilita, in assenza di peso, la motilità degli arti, del tronco e della colonna, sollecitando contemporaneamente una respirazione più profonda. Il bambino deve essere mantenuto supino, con una mano che abbraccia il corpo, arrivando sotto le ascelle, sostenendo collo e testa ma lasciando libere braccia e gambe che potranno così muoversi a piacere.