“Ah questa tosse!”: ecco cosa possiamo fare

La tosse è un riflesso naturale e indispensabile per la difesa dell’organismo ed ha la funzione di allontanare le sostanze nocive che cercano di introdursi nell’albero respiratorio. Il suo scopo è quello di liberare le vie respiratorie per proteggere i polmoni da infezioni o infiammazioni. Di per sé, non rappresenta una malattia ma un sintomo. Per questo è importante identificarne la causa prima di somministrare una terapia.

Nella prima infanzia la tosse è causata la maggior parte delle volte da infezioni virali che si risolvono da sole nel giro di qualche giorno. La tosse, però, può essere provocata anche da altre cause, ad esempio un rigurgito, l’infiammazione dei bronchi (a causa di asma o altre allergie) oppure da fattori ambientali come il fumo.

Si distinguono vari tipi di tosse:

  • grassa: con secrezioni di muco. Fa solitamente seguito ad un raffreddore e alla tosse secca.
  • secca: dovuta a irritazione delle vie respiratorie. Di solito evolve in tosse grassa.
  • metallica: tipica delle laringiti
  • convulsa da pertosse: crisi di tosse che sembrano far soffocare il bambino

Se la tosse insorge violenta ed improvvisa in un momento di completo benessere, assicurati che il tuo bambino non abbia inalato un corpo estraneo (come piccole parti di giochi o bocconi di cibo): in questo caso rimuovi il corpo estraneo, se possibile, o, in caso contrario, chiama il 112 ed inizia le manovre di disostruzione pediatrica.

Cosa fare in caso di tosse da raffreddore?

  • Idrata il bambino somministrando liquidi per bocca: aiuteranno a fluidificare il muco.
  • Non forzare il bambino a mangiare, per evitare che vomiti, ma somministra cibo e liquidi in piccole quantità ripetute di frequente.
  • Pulisci accuratamente il naso del bambino facendolo soffiare bene, o, in caso contrario, lavando spesso il naso con soluzione fisiologica ipertonica (soprattutto prima di mangiare e di andare a nanna).
  • Lascia riposare il bambino il più possibile
  • Lava le tue mani e quelle di tuo figlio con molta frequenza, per prevenire il diffondersi dell’infezione.
  • Se possibile, insegna a tuo figlio a tossire con la mano davanti alla bocca o in un fazzoletto
  • Non fumare in casa, in auto, in presenza di tuo figlio e ricordati che i residui di fumo che restano sui vestiti, la pelle e la barba infiammano le sue vie respiratorie.
  • Non usare farmaci se non su esplicita indicazione del pediatra
  • Se tuo figlio non è allergico agli acari della polvere, puoi umidificare l’ambiente dove soggiorna con un umidificatore.
  • State attenti ai fumenti all’antica: l’umido aiuta ma c’è il rischio di ustioni ed alcuni oli balsamici sono irritanti nella prima infanzia
  • Alcuni rimedi “della nonna” possono essere efficaci, ad esempio il miele sciolto nel latte può alleviare temporaneamente il dolore alla gola e sedare la tosse, ma ricordate che il miele è vietato sotto l’anno di età.
  • Per dormire, fate coricare il bambino disteso sulla schiena e sollevate leggermente il materasso dalla parte della testa (ad esempio facendo scorrere un cuscino sotto il materasso).

Quando consultare il pediatra?

  • Quando il bambino ha meno di un mese
  • Quando la tosse è associata a febbre da più di 3 giorni
  • Se il respiro è difficoltoso e si odono sibili anche dopo avere pulito il naso
  • Se la tosse è associata a vomito
  • Se la tosse è insistente
  • Se la respirazione è accelerata e il bambino sembra far fatica a respirare
  • Se il bambino appare sofferente
  • Se la tosse dura da più di due settimane
  • Se la tosse si associa a prurito nasale e arrossamento delle congiuntive
  • Se, comunque, l’aspetto e le condizioni di tuo figlio ti preoccupano

E quando il pediatra non c’è?

Durante le ore notturne, i giorni prefestivi e festivi potrai rivolgerti al servizio di continuità assistenziale (Guardia Medica)