5 metodi naturali per indurre il travaglio

Se il vostro medico oppure l’ospedale hanno un protocollo di induzione dopo un certo periodo di tempo, potreste provare a indurre il travaglio con metodi naturali. Ecco alcuni modi per farlo:

  • Esercizio fisico, come fare le scale o una lunga camminata. E se poi, quand’anche questo metodo non funzionasse, sarà stato comunque un ottimo modo di allentare lo stress e rafforzare le gambe per l’impegno che vi attende: dare alla luce il vostro bambino.
  • Fare spesso l’amore. Lo sperma contiene infatti prostaglandine, un mediatore chimico naturale che è in grado di far maturare il collo uterino, ammorbidendolo e appianandolo, facilitando quindi la dilatazione. Non a caso le prostaglandine di sintesi vengono anche usate per indurre il travaglio in ospedale. E poi, se anche questo metodo non funzionasse, sarà stato comunque bello stare vicine al proprio compagno.
  • Stimolare i capezzoli, manualmente o con un tiralatte. Stimolare i capezzoli, infatti, causa il rilascio di un ormone da parte del cervello della donna. Questo ormone è l’ossitocina, responsabile sia della fuoriuscita di latte dal seno che delle contrazioni uterine. Stimolare il seno spremendo il colostro, quindi, può aiutare l’avvio del travaglio in modo naturale. E poi, se anche questo metodo non funzionasse, potreste cogliere l’occasione per conservare il colostro nel congelatore e offrirlo poi al bambino dopo la nascita. E’ sufficiente una siringa da insulina senz’ago e qualcuno che vi aiuti a “catturare” le gocce che usciranno dal vostro seno.
  • Agopuntura o digitopressione. Ci sono alcuni punti del corpo, come RP6 sul lato interno della gamba, poco sopra il malleolo, che, adeguatamente stimolati con la digitopressione, aiutano l’avvio del travaglio. E, se non anche questo metodo non funzionasse, avrete fatto pratica di digitopressione, uno dei metodi più naturali per gestire il dolore del travaglio.
  • Scollamento delle membrane. Questo metodo non è del tutto naturale, nel senso che occorre l’intervento di una ostetrica, ma sicuramente è preferibile ad una induzione farmacologica perché, contrariamente a quest’ultima, non prevede l’uso di farmaci. Semplicemente l’ostetrica inserisce un dito guantato all’interno della vagina e separa (scolla) il sacco amniotico dal tessuto uterino. Questa manovra fa rilasciare prostaglandine, che a loro volta permettono la maturazione del collo dell’utero e l’avvio del travaglio. Non sempre ha effetto, ma con buona probabilità. Alcune donne la descrivono come dolorosa, altre come fastidiosa, altre ancora riferiscono un dolore pungente ma momentaneo, come quando si fa il buco all’orecchio.

Anche oggi spero di esservi stata utile

Un forte abbraccio

Elisa