In questo periodo così luttuoso, la vita non si ferma e può accadere che nascano bambini o si scopra di attenderli mentre in famiglia si vivono lutti e perdite.
In queste circostanze, i genitori vivono in pieno l’ambivalenza della gioia e del dolore, della vita e della morte, e sono entrambi veri e potenti. Come in tutte le situazioni in cui sperimentamo un’ambivalenza, è importante e aiuta collocarsi in una dimensione in cui teniamo dentro di noi sia i sentimenti di gioia sia quelli di dolore, sia l’esperienza di vita che quella di perdita. Non pensiamo di dover escludere o silenziare, o arginare un sentimento a scapito dell’altro, solitamente la gioia e la felicità. E’ vero che la dimensione temporale è diversa, la perdita è ora e inaspettata e richiede che venga elaborata adesso, mentre la prospettiva temporale di una gravidanza appena iniziata ci permette di posticipare la gioia piena, e un neonato è l’emblema del futuro. Ma un neonato richiede anche una sintonizzazione con lui molto forte, e quindi non sentiamoci in colpa se ci dedichiamo a lui con affetto, se mettiamo tra parentesi il nostro dolore per qualche momento, la vita chiama la vita, e le nostre parti vitali sono messe in gioco nella relazione con il piccolo. Il nostro dolore continua a esistere, ma diremo al nostro bimbo che lui non ha nessun ruolo, né tantomeno colpa, in questo, e al di là delle parole lui coglierà che la relazione con lui è libera da conflitti e sensi di colpa, che noi genitori per primi non dobbiamo avere: è solo per una circostanza sfortunata che le cose sono andate così, non c’è nulla da scontare per la gioia di una nascita.
Piuttosto, nei nostri pensieri sarà molto presente il ricordo della persona mancata, che è parte della famiglia del nostro bimbo, e allora gli racconteremo di questo nonno o nonna o zio, e non importa se ci verrà da piangere perchè questo trasmette la forza del legame, che è quello che un bambino ha bisogno di sentire.
A volte saremo persi nei nostri pensieri, a volte la mancanza potrà avere il sopravvento e allora non ci sarà nessun problema ad affidare il nostro bambino alle braccia affettuose di qualcun altro e stare un po’ con il nostro dolore, pensando a cosa avrebbe detto o fatto il nonno o la nonna se fossero qui. Come per ogni lutto, è importante non voler scacciare il pensiero di chi non c’è più e del nostro dolore ma accoglierlo con la tenerezza che dedichiamo al nostro piccolo; siamo genitori ma abbiamo appena perso un genitore, abbiamo diritto a concederci comprensione e cura.
A cura di Maura Mazzola, psicologa, Bergamo