Si possono aggiungere spezie alle pappe dei bimbi?

Le spezie fanno bene, benissimo alla salute. La curcuma è considerata ‘miracolosa’, così come la cannella. Utilissimi i semi di finocchietto e quelli di cumino. Consci di questi poteri, e curiosi di sperimentare nuovi sapori, anche alle nostre latitudini ci stiamo abituando sempre di più ad utilizzare semi, polveri, radici ed erbe nelle ricette. Ma non in quelle per bambini: c’è ancora un’alta diffidenza nei confronti delle spezie nelle pappe, ma è giustificata? Ci sono moltissimi Paesi del mondo in cui curcuma e simili sono impiegate senza indugio, anche durante lo svezzamento. Dunque, siamo troppo timorosi noi, o troppo azzardati loro. Live Science ha chiesto ad un gruppo di esperti tra medici, nutrizionisti, gastroenterologi pediatrici, l’opinione sul cibo speziato nella dieta dei bambini.

Ognuno ha dato una versione diversamente calibrata della stessa risposta: sì, i bambini possono mangiare il cibo speziato. Occorre tuttavia fare attenzione alle spezie piccanti, ed introdurle gradualmente. Secondo la nutrizionista pediatrica Marilyn Tanner-Blasier, l’unico limite delle spezie è quello del sapore, che per alcuni bimbi può risultare troppo forte. Occorre provare con una spezia alla volta (come si fa con tutti i cibi solidi, per verificare non ci siano intolleranze), e in minuscole quantità. Inoltre, bisogna fare attenzione all’età delle spezie in questione: spesso utilizziamo le stesse per anni, ma potrebbe non essere igienico, specialmente per lo stomaco di un bambino.

La dottoressa Anca Safta, gastroenterologa pediatrica, suggerisce di andare tranquilli quando si tratta di spezie aromatiche (curcuma, noce moscata, zenzero, coriandolo, cumino, aglio). Ma di evitare quelle piccanti, che innescano reazioni sensoriali come quella del ‘bruciore’ che per un bambino possono essere troppo forti. Ciò nonostante, aggiunge il dottor Stephen Borowitz, professore di pediatria, è vero anche che non si viene realmente bruciati, è solo una sensazione dovuta ai recettori stimolati, quindi non realmente pericolosa. In molti Paesi i bambini vengono esposti al peperoncino e al pepe già da molto piccoli: è una questione di abitudine graduale. Per un bimbo molto piccolo però può essere una percezione dolorosa, quindi meglio evitare, anche per minimizzare il rischio che sviluppi un’avversione a certi cibi.

Secondo la nutrizionista Vanessa Kane-Alves, se una mamma che allatta vuole mangiare cibo speziato, lo può fare in tutta tranquillità. In questo modo introdurrà nuovi sapori nella dieta del piccolo attraverso il latte materno. Secondo la dottoressa, nessuna spezia è da evitare a priori. Occorre però provarle una alla volta e in piccole quantità. Per la portavoce dell’Academy of Nutrition and Dietetics Vandana Sheth è ‘assolutamente una buona idea proporre spezie ai bambini’. Grazie alle spezie, aggiunge, si può limitare l’uso di zucchero e sale, perché arricchiscono i cibi di sapore, e allo stesso tempo di forniscono elementi nutritivi importanti. Anche la dottoressa conferma la necessità di provare una spezia alla volta, magari cominciando da quelle dal sapore ‘facile’, come vaniglia e cannella.

Articolo del 28/11/2017 apparso su La Stampa