L’undicesima settimana di gravidanza

Mamma e bambino hanno compiuto 10 settimane insieme e questa è l’undicesima! Vediamo insieme cosa succede.

Cosa succede al bambino…

La sua lunghezza questa settimana è di 4,4-6 cm ed il suo peso di circa 8 g

Questa settimana i vasi sanguigni e la placenta si moltiplicano, per rifornire il bambino di tutti i nutrienti di cui ha bisogno.

Le orecchie si spostano gradualmente dal collo verso i lati della testa.

Gli occhi si sono spostati verso il centro del viso e sono presenti le palpebre, anche se ancora sigillate.

La testa è ancora molto sproporzionato rispetto al corpo, costituisce infatti quasi la metà della lunghezza totale del piccolo in questo momento. Questo è dovuto al fatto che il cervello inizia a svilupparsi molto più velocemente del resto del corpo, che lo raggiungerà (come sviluppo) nei prossimi mesi.

All’interno dell’addome si sviluppa l’intestino, che in parte è ancora contenuto nel cordone ombelicale (in termini tecnici si chiama “erniazione fisiologica”) ma sarà tutto nella cavità addominale entro la prossima settimana. Le pareti dell’intestino sono già in grado di compiere movimenti peristaltici, cioè tutto quel muoversi e contrarsi che spinge il cibo facendolo progredire nell’apparato digerente. Naturalmente a questo stadio non c’è nulla da spingere, ma nelle fasi successive della gravidanza questo processo verrà utilizzato per le cellule morte e per il liquido amniotico.

Cosa succede alla mamma…

Il corpo della madre brucia calorie molto più velocemente  di quanto facesse prima della gravidanza; il metabolismo basale (le calorie minime che sono necessarie per il mantenimento delle nostre funzioni vitali: battito, respirazione, digestione, regolazione termica, riflessi…) può aumentare del 25%

Anche il volume del sangue che viene pompato nel sistema circolatorio aumenta. Questo può provocare una sensazione di calore ed una maggiore sudorazione: cercate quindi di bere molti liquidi.

Probabilmente farete la prima ecografia questa settimana, la cosiddetta ecografia “di datazione”, poiché rivela l’età del feto con esattezza e permette di prevedere approssimativamente quale sarà la data del parto.

Solitamente questa ecografia viene eseguita per via transvaginale, con l’utilizzo di una sonda che si inserisce in vagina. Ai tratta di un esame che dura pochi minuti ed è previsto dal sistema sanitario nazionale.

Dopo il primo trimestre invece, di norma, le ecografie vengono eseguite per via addominale.

L’ecografia sarà probabilmente un momento emozionante, perché vi offre la possibilità di vedere il bambino per la prima volta. Le ossa e le altre strutture solide appariranno bianche sul monitor, mentre i tessuti molli (come gli organi interni) appariranno grigi.Potreste vedere già un’immagine chiara, ma se fosse sfocata chiedete al medico di indicarvi le parti del corpo e di interpretare quello che appare sullo schermo.

Se il medico consiglia una villocentesi, questa verrà eseguita intorno a questa settimana.

Che cos’è la villocentesi?

Si tratta di un esame invasivo che permette di individuare anomalie genetiche nel nascituro. Consiste nel prelevare un campione di tessuto coriale (la parte embrionale della placenta) mediante il passaggio di un catetere nella cervice o con l’inserzione di un ago attraverso l’addome. Il campione viene analizzato per individuare alterazioni genetiche. Si tratta di un esame associato ad un rischio di aborto che si situa tra l’1 e il 2%. Di solito lo si esegue tra l’undicesima e la tredicesima settimana.

Quali sono le altre possibilità diagnostiche fattibili intorno a questa settimana?

  • Il test del DNA fetale residuo circolante nel sangue materno. Si tratta di un esame prenatale non invasivo che, analizzando il DNA fetale libero circolante isolato da un campione di sangue materno, permette di vedere mutazioni genetiche correlate a varie malattie. Si può eseguire a partire dalla decima settimana.
  • Bitest (traslucenza nucale + esame sangue): permette di valutare (in maniera non certa ma con un grado di probabilità) se il feto possa essere affetto da sindrome di Down o da sindrome di Edwards. Si può eseguire tra la undicesima e la quattordicesima settimana.