Il mio bambino è pronto per lo svezzamento? Vediamo i 4 segni che lo indicano

Il tuo bambino ha appena compiuto i 6 mesi, li sta per compiere o li ha appena compiuti. A questo punto può capitare che molte mamme si chiedano se, per iniziare lo svezzamento, basti tener conto solo di questo dato.

A me è capitato. Ricordo che prima della nascita della mia bambina (e per qualche tempo anche dopo) guardavo a questi sei mesi come a una sorta di “data di scadenza”, che mi avrebbe assicurato che la mia bambina non avrebbe più cercato il latte e che avrebbe con entusiasmo intrapreso la strada dell’alimentazione dei grandi.

Niente di più ingenuo. Naturalmente non è allo scoccare dei 6 mesi che ogni bambino è pronto per iniziare a conoscere i cibi solidi. Qualche bambino può esserlo poco prima, qualche bambino anche qualche mese dopo.

Pochi passaggi nella vita sono così radicali da compiersi dall’oggi al domani. E di solito non sono passaggi che riguardano aspetti così fondamentali del vivere, come invece è il nutrimento.

Il nutrimento è sopravvivenza, ma è anche attaccamento, amore, sicurezza. Specie per i bambini allattati. Non è proprio possibile un passaggio dall’oggi al domani.

Tenuto conto di questo, l’aspetto più importante è osservare il bambino, perchè sarà lui stesso a indicarci che è pronto.

“Ma in che modo?”

Vediamo insieme quali sono gli aspetti che ci possono far pensare che il nostro piccolo è pronto per l’avventura dello svezzamento:

  • Il piccolo sa stare seduto da solo
  • Il piccolo, da seduto, sa raggiungere gli oggetti con entrambe le mani e portarli alla bocca senza difficoltà
  • Il piccolo ha perso il cosiddetto “riflesso di estrusione della lingua”, ovvero quel riflesso che lo accompagna dalla nascita fino a circa 6 mesi e che fa sì che, ogni volta che la sua bocca viene stimolata, lui istintivamente tiri fuori la lingua. Questo è un segno che non è ancora pronto per prendere alimenti diversi dal latte. Una volta perso questo riflesso, i bambini riescono ad usare la lingua, insieme al labbro superiore, per far restare il cibo in bocca e sviluppano la capacità di masticare (anche senza denti) e di ingerire in sicurezza e in maggiore quantità rispetto al latte.
  • Il piccolo dimostra interesse verso il cibo che mangiano gli adulti, vuole toccarlo, per giocarci o per portarlo alla bocca.

“Ma io devo tornare a lavoro, per cui deve iniziare a mangiare!”

Si può insistere quanto si vuole, ma il bimbo, fortunatamente per lui, se non è pronto continuerà per la propria strada. Arrovellarsi per fare le cose a modo nostro non sempre ripaga degli sforzi compiuti. Come per il resto, basta avere pazienza e aspettare che il bambino sia pronto: è inutile provare ad forzare i tempi.